La nostra

Prevenzione

Grazie alla collaborazione con Assirete si intendono organizzare programmi di prevenzione a favore degli iscritti al Centro Sportivo.

Grazie alla collaborazione con Assirete si intendono organizzare programmi di prevenzione a favore degli iscritti al Centro Sportivo.

Prevenzione Covid

Grazie alla collaborazione con Assirete si intendono organizzare programmi di prevenzione a favore degli iscritti al Centro Sportivo e in generale nei confronti della cittadinanza. Vi saranno riunioni/stage di informazione sui temi scelti con la presenza di medici e biologi. Questi eventi saranno destinati ai collaboratori del Centro Sportivo e potranno essere allargati agli atleti, ai frequentatori e anche alla cittadinanza. Tra gli altri ecco alcuni temi che potranno essere al centro delle campagne di prevenzione che potranno riguardare, le misure di prevenzione Covid, l’alimentazione, la postura, gli infortuni nel nuoto e nello sport, le malattie cardiache, l’ipertensione, il diabete, il sovrappeso, le artriti e le difficoltà motorie e altre che verranno programmate nel tempo, in coordinamento con l’Amministrazione Comunale.

RVN MONTEROTONDO E PREVENZIONE COVID-19

La RVN Monterotondo ha elaborato un progetto specifico di gestione dell’impianto in ottemperanza delle Linee Guida per la riapertura in sicurezza degli impianti sportivi dotati di piscine e palestre. Il progetto coglie appieno le indicazioni emanate dagli EPS ed in particolar modo ACS e della Federazione Italiana Nuoto, specificatamente “Emergenza Covid-19. Misure di Sicurezza da Adottare negli Impianti Sportivi dotati di Piscina e Palestra per la Fase 2” Vers. 6 maggio 2020. Il progetto si articola in un vero e proprio dossier documentale nominato Documento Valutazione Rischi COVID-19, integrato al DVR generale e sottoposto a continuo aggiornamento.

PREVENZIONE COVID-19

Distanziamento sociale PA VCS09/20/SUA RT SSD ROMA VIS NOVA PALLANUOTO – SOCORE 22

Come previsto dalle normative nazionali, deve essere rispettata in ogni momento una distanza minima di 1 metro (in assenza di attività) fra gli sportivi e tra tutte le persone presenti nelle sedi delle attività e di 2 metri durante l’attività sportiva.

Dispositivi di protezione individuale

Si tratta di attrezzature utilizzate per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e degli atleti (guanti, maschere facciali filtranti, ecc.). I DPI per le vie respiratorie sono diversi in base allo scopo per cui devono essere impiegati. La protezione è garantita dalla capacità filtrante dei dispositivi in grado di trattenere le particelle aero disperse (droplets), per lo più in funzione delle dimensioni, della forma e della densità, impedendone l’inalazione. Sono da valutare i dispositivi specifici per lo sport già in commercio (a titolo esemplificativo si può vedere il sito https://www.runnersworld.it/running-mascherina-giusta-proposte correre-coronavirus-sport-9298). È importante inoltre considerare come dispositivo di protezione individuale anche le soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.

Disinfezione degli ambienti

Consiste nell’applicazione di agenti disinfettanti, quasi sempre di natura chimica o fisica (calore), che sono in grado di ridurre, tramite la distruzione o l’inattivazione, il carico microbiologico presente su oggetti e superfici da trattare. La disinfezione deve essere preceduta dalla pulizia per evitare che residui di sporco possano comprometterne l’efficacia. La disinfezione consente di distruggere i microrganismi patogeni. L’igiene ambientale deve essere garantita con una frequenza di almeno due volte al giorno. Anche mantenere un’adeguata aerazione naturale e il ricambio d’aria rappresenta una misura indispensabile per la disinfezione degli ambienti. Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor.

Per un idoneo microclima è necessario:

. garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;

. aumentare la frequenza della manutenzione/sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);

. in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;

. attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;

. nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;

. per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di

. transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta

. particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure

. organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata

. negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione

. meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;

. relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.

. le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;

. evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.

MISURE DI PREVENZIONE

1. PERSONALE

Il personale, ivi compresi i dipendenti, i collaboratori, atleti, frequentatori e volontari, prima dell’accesso alla struttura, dovranno essere sottoposti al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso al locale/ luogo di lavoro. PA VCS09/20/SUA RT SSD ROMA VIS NOVA PALLANUOTO – SOCORE

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Le persone in tale condizione saranno, identificate, momentaneamente isolate e fornite di mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni;

Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso nella struttura, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS; per questi casi si fa riferimento al Decreto legge n. 6 del 23/02/2020, art. 1, lett. h) e i);

dipendenti, i collaboratori, atleti, frequentatori e volontari avranno l’obbligo di produrre autocertificazione attestante lo stato COVID negativo, di non essere sottoposto a misure di quarantena o, in caso di COVID positivo, certificato di negativizzazione per aver ricevuto due tamponi negativi distanziamento personale dai frequentatori minimo di 1 metro utilizzare mascherine ed altri DPI necessari forniti dal datore di lavoro

2. CONTROMISURE E RESPONSABILITA’

Sono state definite dagli enti preposti (CONI-FSN-DSA -EPS-Governo) le contromisure suddivisibili in:

Misure Tecniche, quali a titolo esemplificativo interventi strutturali, sugli impianti di areazione, dispositivi igienico sanitari, etc.

Presenza esclusiva di persone tesserate per la medesima società, la responsabilità dell’attuazione del manuale di utilizzo dell’impianto e del rispetto di quanto disciplinato a livello sportivo, è in capo al legale rappresentante della società stessa, il quale dovrà applicare un metodo di verifica del rispetto da parte dei propri tesserati.

Compresenza nell’impianto di diverse entità giuridiche, sportive o non, la responsabilità è imputabile a figure diverse, in base alle aree prese in considerazione.

a) Gestore dell’impianto per aree promiscue (es. spogliatoi, corridoi, gradinate, etc.);

b) il legale rappresentante della società sportiva per luoghi definiti con presenza di propri tesserati (es. campo, vasca, pista, etc.).

Gara a porte chiuse, quando sarà consentita, la responsabilità dell’ingresso alla struttura esclusivamente a tesserati è del gestore dell’impianto, mentre per la gestione di spazi promiscui e tout court si rimanda al regolamento specifico della FNS o EPS, relativo alla disciplina sportiva in oggetto.

Attività con presenza di pubblico, quando sarà consentita, la responsabilità è in capo all’organizzatore dell’evento sia per la gestione degli spazi adibiti al pubblico, in quanto la normativa COVID-19 si va a sommare ad ulteriori adempimenti riguardanti pubblico spettacolo, sia per la gestione degli spazi “sportivi”, come spogliatoi/campo in quanto prende la gestione temporanea della struttura applicando quanto previsto dalla FNS o EPS, relativo alla disciplina sportiva in oggetto. Inoltre eventuali ulteriori misure tecniche/organizzative saranno a carico dell’organizzatore dell’evento, unico caso.

3. INFORMAZIONE

La struttura sportiva, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori, i collaboratori e chiunque acceda nell’impianto circa le disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali, appositi depliant informativi.

Affissione di locandine informative e cartellonistica circa il corretto comportamento da tenere nei diversi spazi di uso comune.

La comunicazione è collocata in modo strategico, sia in base al criterio del maggior passaggio e visibilità (es. rischio da coronavirus, necessità di utilizzare i DPI, di misurare la temperatura, ecc.), sia sulla base del comportamento da promuovere nello spazio deputato ad ospitarlo (per es. come lavare correttamente le mani in corrispondenza dei lavandini ecc.);

Predisposizione di segnaletica ben visibile per disciplinare gli spostamenti e i distanziamenti, gli accessi e le uscite, anche attraverso l’applicazione di segnali orizzontali sulla pavimentazione per guidare ai comportanti più corretti;

Predisposizione di materiali di comunicazione dei contenuti necessari, sia in forma digitale (da distribuire agli operatori sportivi a distanza via sito web dell’organizzazione sportiva o del sito sportivo, via e-mail, ma soprattutto via messaggistica istantanea, per es. Whatsapp e analoghe); sia in forma cartacea, da distribuire nella fase di informazione, ovvero prima del rientro nel sito sportivo;

Campagna di comunicazione mirata sul personale circa il funzionamento del contagio da COVID-19 con utilizzo mirato di video e infografiche di fonte istituzionale.

Diffusione dei materiali attraverso siti web (Intranet) e piattaforme di comunicazione interna già attive nelle organizzazioni sportive.

Assicurazione che l’informazione raggiunga persone non vedenti o ipovedenti.

4. FORMAZIONE

La formazione in questo contesto è intesa come un’attività fondamentale per la comprensione degli interventi di prevenzione attuati nel sito sportivo o per evitare il rischio di contagio da COVID- 33 e, quindi, la condivisione di modalità e procedure utili per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti.

Inoltre, la necessità di riavviare gli impianti, dopo il fermo o il funzionamento limitato alla salvaguardia di servizi essenziali, comporterà l’esigenza di prevedere un’attività di formazione specifica indirizzata alle figure preposte al loro funzionamento a regime, nell’ottica di nuove procedure lavorative che comprenderanno tutti gli accorgimenti necessari al contenimento del Rischio da Covid-19.

Soggetti ai quali erogare la formazione:

ll rischio COVID-19 è trasversale, pertanto interessa tutte le figure presenti nel sito sportivo, quindi, la formazione deve essere erogata a tutti gli atleti, agli operatori sportivi e agli accompagnatori. Potranno essere impiegati modelli di comunicazione diversi in relazione alle diverse figure coinvolte al fine di massimizzare la chiarezza espositiva e l’efficacia di questa fase (RSPP e ASPP; RLS; dirigenti; preposti; operatori sportivi; addetti alle emergenze, accompagnatori, atleti).

Modalità di erogazione:

La formazione può essere erogata a distanza mediante collegamento telematico in videoconferenza, tale da assicurare l’interazione tra docente e discenti e, ove necessario, anche con l’uso di ulteriori ausili didattici.

5. MODALITA’ DI INGRESSO

In linea generale la gestione entrata/uscita degli operatori sportivi e di altri soggetti nei siti sportivi è rivolta a favorire orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, servizi igienici, locali di attesa, locali dedicati alle attività sportive, locali di ristoro, ecc.).

Revisione lay-out e percorsi

. per le situazioni valutate critiche, attuare ove possibile una nuova e diversa modalità della circolazione interna

. differenziare ove possibile i punti di ingresso alla struttura dai punti di uscita con ipotesi di percorrenza interna degli spazi che minimizzino le possibilità di incrocio dei flussi

. installare barriere separatorie “antirespiro” nelle zone considerate critiche per contatto diretto (servizi al pubblico) o affollamento (punti ristoro, servizi igienici) (es. Barriere di plexiglass, schermi protettivi, ecc.) valutare i luoghi di sosta degli atleti (es. bordo-campo, panchina)

. per ciascun luogo di interesse, simulare i percorsi ed i flussi di spostamento delle persone tra un luogo e l’altro, per valutare eventuali assembramenti anche in ingresso ed uscita.

Gestione dei casi sintomatici

. Realizzazione di un luogo dedicato all’isolamento ove ricoverare temporaneamente coloro che dovessero manifestare insorgenza di sintomi riconducibili a COVID 19 durante le attività sportive;

. messa a punto di una procedura per la gestione dell’operatore sportivo o di altra persona presente nel sito sportivo che dovesse manifestare sintomi riconducibili a COVID 19 durante le attività sportive.

Turnazioni

Nel caso gli accessi alla struttura siano organizzati con turni, è necessario attendere che tutte le persone che hanno finito il turno di allenamento escano prima di permettere l’accesso. Si suggerisce di lasciare almeno 10-15 minuti fra un turno ed il successivo.

Chiusura della struttura

Una persona sarà responsabile della chiusura della struttura e di sigillare tutto il materiale di scarto, mascherine utilizzate, guanti utilizzati e materiali delle pulizie utilizzati.

La struttura dovrà essere disinfettata prima della chiusura o prima della riapertura ed una idonea aerazione dovrà essere garantita come da raccomandazioni nelle norme generali.

si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa);

dove è possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.

6. SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI

Gli spostamenti all’interno della struttura devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni fornite. Non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali. Sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula anche obbligatoria, anche se già organizzati; è comunque possibile, qualora l’organizzazione lo permetta, effettuare la formazione a distanza o all’aperto.

7. MODALITA’ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI

Per l’accesso di fornitori esterni individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nelle strutture sportive;

. se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro;

. per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno individuare/installare servizi igienici dedicati, prevedere il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente e garantire una adeguata pulizia giornaliera;

. va ridotto, per quanto possibile, l’accesso ai visitatori; qualora fosse necessario l’ingresso di visitatori esterni (impresa di pulizie, manutenzione…), gli stessi dovranno sottostare a tutte le regole della struttura, ivi comprese quelle per l’accesso ai locali;

8. PULIZIA E SANIFICAZIONE

Attività di pulizia

Nella scelta dei prodotti da utilizzare per la pulizia, in assenza di altre più recenti indicazioni da parte delle autorità sanitarie, occorre tenere conto di quanto indicato nella Circolare n. 5443 del Min. Salute del 22.02.2020.

Nel piano di pulizia occorre includere almeno:

gli ambienti dedicati alla pratica sportiva;

le aree comuni;

le aree ristoro;

i servizi igienici e gli spogliatoi;

le docce gli attrezzi e i macchinari sportivi;

eventuali auto di servizio;

le postazioni di lavoro e allenamento ad uso promiscuo;

gli ascensori, i distributori di bevande e snack, con particolare attenzione alle superfici toccate più di frequente.

le parti esposte dell’impianto di ventilazione (es. prese e griglie di ventilazione se facilmente raggiungibili).

L’elaborazione di istruzioni specifiche in merito alla pulizia di dette componenti va strutturata sulla tipologia di impianto per garantire una corretta pulizia. La pulizia potrà essere operata con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75% con successiva asciugatura, pulizia ed eventuale sostituzione dei filtri con altri più efficienti, etc.

In linea generale, le attività di pulizia dovranno essere effettuate con cadenza almeno giornaliera per le superfici toccate più di frequente utilizzando panni diversi per ciascun tipo di oggetto/superficie. Es. porte, maniglie, finestre, vetri, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, tasti, tastiere, telecomandi, stampanti, strumenti individuali di lavoro/attività sportiva. La pulizia giornaliera a fine turno può essere effettuata dal lavoratore/utilizzatore stesso, al quale deve essere messo a disposizione idoneo detergente e fornita adeguata informazione ad ogni cambio turno/ per ogni atleta per attrezzi, macchinari e postazioni comuni di lavoro/attività sportiva.

Attività di sanificazione

La periodicità della sanificazione dovrà invece essere stabilita dal Datore di Lavoro/Gestore dell’impianto ovvero dal Legale rappresentante dell’organizzazione sportiva, in relazione alle caratteristiche ed agli utilizzi dei locali, attrezzi, macchinari ed eventuali mezzi di trasporto, previa consultazione del Medico Competente e laddove previsto normativamente del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del/i Rappresentante/i dei Lavoratori per la Sicurezza.

Tale valutazione dovrà tenere in considerazione:

– livello di diffusione del virus a livello nazionale e locale (livello di allerta);

– livello di affollamento e destinazione d’uso dei locali

– tipologia di attività svolta nel locale

– accesso ed eventuale stazionamento di personale esterno o di accompagnatori

– vicinanza dell’operatore all’attrezzatura

– impiego di dispositivi che riducono il contatto (es. guanti, abbigliamento da lavoro/attività sportiva, mascherine, etc.)

– impossibilità di lavaggio frequente delle mani durante l’impiego – attività che aumentano la probabilità di emissione di aerosol/goccioline di sudore (es. uso di microfono, attività metabolica intensa, etc.)

Attività di sanificazione per presenza di operatore sportivo o di persona terza con sintomi

Si dovranno inoltre prevedere delle procedure specifiche di intervento e sanificazione nel caso di operatore sportivo o persona terza con manifestazione evidente di sintomi riconducibili al Covid-19. Nel caso di stazionamento nei siti sportivi di una persona con sintomi

– prevedere un intervento straordinario di sanificazione/decontaminazione dei locali frequentati, compreso il locale utilizzato per il suo isolamento. L’intervento degli operatori per la sanificazione deve essere preceduto da un’aerazione completa dei locali;

– a causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente e sulle superfici per diverso tempo, i luoghi e le aree frequentati dalla persona, nonché le attrezzature utilizzate e le superfici toccate di frequente, dovranno essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere utilizzati nuovamente. Dopo la pulizia con detergente neutro, si dovrà procedere con la decontaminazione da effettuare con disinfettanti a base di ipoclorito di sodio 0,1% o con etanolo al 70% per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio;

– durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, bisogna assicurare la ventilazione degli ambienti.

Modalità operative per la effettuazione delle attività di pulizia e sanificazione

Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, eventuale protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione) secondo disposizioni e procedure specifiche dell’attività stessa. I rifiuti prodotti dalle attività di pulizia/sanificazione/decontaminazione dell’ambiente, come gli stracci e i DPI monouso impiegati, devono essere trattati ed eliminati come materiale potenzialmente infetto. Come indicato nella Circolare del Min. Salute n. 5443:

“Eliminazione dei rifiuti – I rifiuti devono essere trattati ed eliminati come materiale infetto categoria B (UN 3291)”, corrispondenti al codice CER 18.01.03* HP 9 e categoria ADR UN 3291.

9. PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI

Regole generali

In ogni momento è necessario rispettare le regole di base previste dal Ministero della salute:

. lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani. I detergenti per le mani di cui sopra devono essere accessibili a tutti, anche grazie a specifici dispenser collocati in punti facilmente individuabili;

. evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; evitare abbracci e strette di mano;

. mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro;

. praticare l’igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);

. evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;

. non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;

. è fortemente raccomandato in tutti i contatti sociali, utilizzare protezioni delle vie respiratorie come misura aggiuntiva alle altre misure di protezione individuali igienico-sanitarie.

Se si presentano febbre, tosse o difficoltà respiratorie e si sospetta di essere stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria Covid-19:

. restare in casa, non recarsi al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiamare al telefono il medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica. Oppure chiamare il numero verde regionale. Utilizzare i numeri di emergenza 112/118 solo in caso di peggioramento dei sintomi o difficoltà respiratoria.

. Per quanto attiene gli allestimenti interni, oltre ai necessari dispenser per liquidi igienizzanti in quantità idonea per ogni ambiente, si sottolinea la necessità di cartelli informativi e la predisposizione di idonei contenitori per lo smaltimento di mascherine, guanti e panni per la disinfezione in ogni ambiente.

Buone pratiche di igiene

È necessario inoltre:

. lavarsi frequentemente le mani, come da prescrizioni sanitarie;

. indossare i dispositivi di prevenzione del contagio prescritti per ciascuna situazione/ sport, in base al carico metabolico e in base alla indossabilità del dispositivo stesso

. mantenere la distanza interpersonale minima di 1 metro, preferibilmente 2, in caso di attività metabolica a riposo. Ad esempio per gli atleti in caso di attesa, riposo e inoltre per tutti gli operatori sportivi. mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all’atto motorio e in ogni caso mai

inferiore a 2 metri, al carico metabolico e alle altre misure di mitigazione disponibili. non toccarsi mai occhi, naso e bocca con le mani;

. starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; Se non si ha a disposizione un fazzoletto, starnutire nella piega interna del gomito;

. evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta rientrato a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti; bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate;

. buttare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati come cerotti, bende, ecc., (ben sigillati).

. Ai fini della attuazione delle buone pratiche igieniche dovranno essere messi a disposizione del lavoratore:

. procedure informative affisse nel sito sportivo, nelle zone di accesso, nei luoghi comuni, nelle zone di attività sportiva, nonché negli spogliatoi e nei servizi igienici;

. dispositivi di prevenzione del contagio prescritti per ciascuna situazione/sport, in base al carico metabolico e in base all’indossabilità del dispositivo stesso; gel igienizzante;

. sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti (es. fazzoletti monouso, mascherine/respiratori);

. indicazioni sulle corrette modalità e tempi di aerazione dei locali;

. specifiche attività di filtrazione dell’aria nei locali chiusi ad alta densità di persone o di attività, ad esempio tramite purificatori di aria dotati di filtri HEPA destinati a diminuire la quantità di aerosol; sanificazione ad ogni cambio turno/squadra.

E’ vietato lo scambio tra operatori sportivi e personale comunque presente nel sito sportivo di dispositivi (smartphone, tablet, ecc.) e di attrezzi sportivi; in alternativa, prevedere adeguate sanificazioni.

10. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Le misure di prevenzione e protezione sono finalizzate alla gestione del rischio di contagio all’interno del sito sportivo. Esse devono essere adottate sulla base delle specificità emerse dalla fase di analisi del rischio, avendo ben presente che le misure di prevenzione e protezione non vanno intese come tra loro alternative ma quali dotazioni minime ai fini del contagio in relazione alla attuale situazione epidemiologica in atto. Ogni organizzazione sportiva deve procedere alla valutazione del rischio del proprio sito e definire le necessarie misure di prevenzione e protezione finalizzate alla gestione del rischio sulla base di un’accurata analisi delle specificità delle attività che vi si svolgono e di una classificazione dei luoghi (transito, sosta breve, sosta prolungata, potenziali assembramenti). Si fa riferimento alle misure organizzative, procedurali e tecniche di cui al documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio per lo Sport, prot. n. 3180 del 3 maggio 2020, denominato “Linee Guida ai sensi dell’art. 1, lettere f e g del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 aprile 2020. Modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport individuali”, nonché alle successive Linee Guida per lo Sport di base e per gli sport di squadra, che prevedono:

. modalità della prestazione di lavoro all’interno del sito sportivo;

. distanziamento nelle varie fasi dell’attività sportiva;

. gestione entrata/uscita degli operatori sportivi e di altri soggetti nei siti sportivi;

. revisione lay-out e percorsi;

. gestione dei casi sintomatici;

. pratiche di igiene (ut supra);

. prioritarizzazione del rientro degli operatori sportivi nei siti sportivi e di accesso di persone terze;

. sistema dei trasporti;

. utilizzo dei dispositivi di prevenzione del contagio (mascherine chirurgiche, guanti monouso in diversi materiali plastici sintetici);

. pulizia e sanificazione luoghi e attrezzature nei siti sportivi.

Si renderà necessario adottare specifiche misure funzionali propedeutiche all’apertura del sito sportivo (sanificazione, formazione a distanza del personale, realizzazione di segnaletica nel centro di entrata e uscita ben evidenziati, preparazione dei locali con percorsi differenziati, etc.) e a una completa informazione per tutti coloro che intendono accedere a qualsiasi titolo al sito sportivo (anche attraverso comunicazioni di posta elettronica o altri mezzi tecnologici), nonché predisporre piani di evacuazione che evitino aggregazione in caso di necessità o urgenza di lasciare i siti o loro parti (ad esempio, campi da gioco, siano essi indoor che outdoor).

11. PARTE SPECIFICA PER SETTORI DI ATTIVITÀ

Laddove non sia indicata una parte relativa a specifica disciplina si rimanda ai protocolli delle Federazioni Sportive Nazionali – Discipline Sportive Associate rivolti alle associazioni e società sportive non concessionarie di impianti sportivi, per una la ripresa in sicurezza delle attività. http://www.ascsport.it/news/ripresa-delle-attivita-sportive-linee-guida-per-discipline/fbclid=IwAR3LGS1mCTFHWYzx2ZfxyTr8NLUWh040MEzUD3-0Bq9O85vTZY3h5HmrK_8. Nel nostro caso specifico di Monterotondo, vengono applicate le indicazioni della Federazione Italiana Nuoto: “Emergenza Covid-19. Misure di Sicurezza da Adottare negli Impianti Sportivi dotati di Piscina e Palestra per la Fase 2” Vers. 6 maggio 2020.

12. PISCINE ED IMPIANTI NATATORI

− Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione. I frequentatori devono rispettare rigorosamente le indicazioni impartite dagli istruttori e assistenti ai bagnanti. Il gestore dovrà prevedere opportuna segnaletica, incentivando la divulgazione dei messaggi attraverso monitor e/o maxi-schermi, per facilitare la gestione dei flussi e la sensibilizzazione riguardo i comportamenti, mediante adeguata segnaletica e comunque dovrà essere garantita equivalente informazione a persone ipo o non vedenti. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. Divieto di accesso del pubblico alle tribune. Divieto di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti. Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni e da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 1 metro, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita.

Privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.

− Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere).

− Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.

− Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all’entrata, prevedendo l’obbligo di frizionarsi le mani già in entrata. Altresì prevedere i dispenser nelle aree di frequente transito, nell’area solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei frequentatori l’igiene delle mani.

− La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona. La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto.

− Regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno 1,5 m tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi.

− Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione assicurare l’efficacia della filiera dei trattamenti dell’acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 – 1,5 mg/l; cloro combinato ≤ 0,40 mg/l; pH 6.5 – 7.5. Si fa presente che detti limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti. La frequenza dei controlli sul posto dei parametri di cui sopra è non meno di due ore. Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in caso di non conformità, come pure nell’approssimarsi del valore al limite tabellare.

− Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tabella A dell’allegato 1 all’Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate da apposito laboratorio. Le analisi di laboratorio dovranno essere ripetute durante tutta l’apertura della piscina al pubblico a cadenza mensile, salvo necessità sopraggiunte, anche a seguito di eventi occorsi in piscina, che possono prevedere una frequenza più ravvicinata.

− Si rammentano le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina: prima di entrare nell’acqua di vasca provvedere ad una accurata doccia saponata su tutto il corpo; è obbligatorio l’uso della cuffia; è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua; ai bambini molto piccoli far indossare i pannolini contenitivi.

− Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.).

− Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. Diversamente la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.

Evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria: l’utente dovrà accedere alla piscina munito di tutto l’occorrente.

− Le piscine finalizzate a gioco acquatico vengono convertite in vasche per la balneazione. Qualora il gestore sia in grado di assicurare i requisiti nei termini e nei modi del presente documento, attenzionando il distanziamento sociale, l’indicatore di affollamento in vasca, i limiti dei parametri nell’acqua, sono consentite le vasche torrente, toboga, scivoli morbidi.

− Si raccomanda ai genitori/accompagnatori di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igienico-comportamentali compatibilmente con il loro grado di autonomia e l’età degli stessi.

− Le vasche che non consentono il rispetto delle indicazioni suesposte per inefficacia dei trattamenti (es, piscine gonfiabili), mantenimento del disinfettante cloro attivo libero, o le distanze devono essere interdette all’uso. Pertanto si suggerisce particolare rigoroso monitoraggio nei confronti delle vasche per bambini.

− Tutte le misure dovranno essere integrate nel documento di autocontrollo in un apposito allegato aggiuntivo dedicato al contrasto dell’infezione da SARS-CoV-2.

13. PALESTRE

− Predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.

− Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.

− Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C. Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi.

− Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza:

o almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica,

o almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa).

o Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita.

o Dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati.

o Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati.

o Garantire la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno ad esempio atra un turno di accesso e l’altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata.

o Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro.

o Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo.

o Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.

o Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor. Per un idoneo microclima è necessario:

o garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;

o aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);

o in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinar l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;

o attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;

o nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;

o per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;

o negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;

o relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.

o le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;

o evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento

o Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali, tenendo necessario un indice di 7 mq per persona.

o Dato che le informazioni preliminari suggeriscono che il virus possa sopravvivere alcune ore, è importante considerare che, per le sale ginnastica, dopo ogni turno, è importante sanificare le superfici con soluzioni contenenti alcol (etanolo) al 70% o a base di cloro all’0,1%.

14. ATTIVITÀ FISICA ALL’APERTO E ATTREZZATURE AD USO COMUNE

o Nel caso di attività all’aperto, appare sufficiente la misura del distanziamento personale, mentre particolare attenzione dovrà dedicarsi all’utilizzo dei DPI approvati e certificati dall’INAIL nel caso di ineluttabile vicinanza e/o contatto personale per motivi di sicurezza o di insegnamento tecnico.

o Idonei percorsi di accesso alle aree e successiva uscita verso gli spogliatoi dovranno consentire il mantenimento del distanziamento personale.

o Eventuali strutture di accesso o deflusso che prevedano l’apertura o chiusura di porte, cancelli, pulsanti per l’accesso o l’illuminazione dovranno essere disinfettati ad ogni turno come nelle attività indoor.

PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE

1. PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE

La corretta analisi dei rischi, e la successiva predisposizione di un protocollo di misure di sicurezza per la prevenzione dei rischi di contagio da COVID-19 in ambito sportivo, deve necessariamente far propri i principi, previsti dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto dalle Parti Sociali alla presenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero della Salute, ed emanato in data 24/04/2020 su invito del Presidente del Consiglio, nonché dalle indicazioni del Protocollo della Federazione Medico Sportiva Italiana del CONI per la ripresa delle Attività Sportive degli Atleti.

2. RESPONSABILITÀ

Il datore di lavoro ha l’obbligo di informare i lavoratori circa i rischi connessi allo svolgimento delle attività e diffondere eventuali regole e misure comportamentali in caso di emergenze ed eventi anche se non strettamente connesse ad un’esposizione lavorativa.

Tutti i lavoratori della struttura sono responsabili della corretta applicazione dell’applicazione di quanto previsto nel presente documento.

Al termine degli orari di ingresso sarà opportuno convocare riunioni di dipendenti, collaboratori e volontari, per condividere pareri sulle criticità riscontrate e condurre test di risoluzione delle stesse.

Saranno predisposte verbalizzazioni delle indicazioni dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione in materia di sicurezza, controfirmate dagli RLS o inviate agli RLST/comitati o commissioni ad hoc di cui all’Ente Bilaterale di settore a mezzo PEC.

3. RISCHI PRINCIPALI

I principali rischi si concentrano nei luoghi di sosta o transito per consistenti masse di popolazione: aree pubbliche, aperte al pubblico o destinate a eventi a larga partecipazione, mezzi di trasporto e, ovviamente, luoghi di lavoro.

Il nuovo coronavirus può essere trasmesso da persona a persona, generalmente dopo un contatto stretto con un paziente infetto.

La via primaria è rappresentata dalle goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite la saliva, tossendo e/o starnutendo, contatti diretti personali, le mani (ad esempio toccando con le mani contaminate, non ancora lavate, bocca, naso o occhi). Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.